domenica 10 gennaio 2010

Il mondo della BD francese: intervista con gli editor

Con questo post variamo un nuovo blog, che speriamo possa essere utile a tutti coloro che aspirano a far parte del mondo del fumetto, ma anche a chi già ha fatto della nona arte il proprio mestiere.

Il primo argomento che tratteremo riguarda il lavoro dell’editor; sicuramente un ingranaggio importantissimo nel motore di una casa editrice franco-belga. Negli ultimi anni molti autori nostrani hanno deciso di farsi strada oltralpe, relazionandosi con struttur
e editoriali diverse da quelle da loro conosciute fino a quel momento; così per tanti italiani oggi il mercato della bd francese è un luogo ben più familiare di quanto poteva apparire anni orsono. Molti aspiranti fumettisti, al momento di recarsi da un editore per mostrare i propri lavori, mettono in preventivo di bussare alla porta di Glénat, Delcourt o Dargaud, non tutti però sembrano avere le idee chiare sul come avvicinarsi a queste realtà. L’editor preposto alla selezione del materiale sarà la prima figura professionale che incontreranno e che valuterà la loro produzione artistica, è bene capire cosa possono aspettarsi queste persone, cosa amerebbero vedere e cosa evitare di portarsi dietro in un book magari già pieno. Vorremmo, intervistando i diretti interessati, editor e direttori editoriali di alcune importanti case editrici francesi, cercare di fare maggior chiarezza sul ruolo di questa figura professionale nel mercato in cui opera. Abbiamo cercato, con le nostre domande, di intuire quali quesiti potrebbe porsi un aspirante fumettista in partenza per Parigi o per l’imminente Festival di Angoulême.

L’intervista è divisa in due parti, la seconda delle quali verrà pubblicata tra pochi giorni.






Par ici la version française du première partie de notre interview ---> LIEN
 

Hanno gentilmente risposto alle nostre domande:








Thierry Joor, direttore editoriale
per Éditions Delcourt.










Jean Wacquet, direttore
editoriale per Soleil.











Patrick Hourcade
, editor per Drugstore,
etichetta del gruppo Glénat.










Gregoire Seguin, editor
per Éditions Delcourt.








 

Le immagini provengono da: Bédélire Tours Blog e Actua BD.
 

- Puoi descriverci in breve il tuo lavoro ?

Thierry:
sono direttore editoriale e responsabile di tutte le nostre pubblicazione “originali”, vale a dire la totalità dei volumi che non sono frutto di un’acquisizione di diritti, come invece i Manga o i titoli provenienti dal mercato statunitense.
In stretta collaborazione con Guy Delcourt e i redattori della casa editrice definisco i progetti che diverranno parte integrante del catalogo Delcourt. Ho la responsabilità su tutta la produzione e, in collaborazione con gli editor e gli altri comparti della casa editrice, gestisco il calendario delle uscite dei nostri titoli durante l’intero anno. Allo stesso tempo sono editore diretto di numerosi volumi che escono regolarmente ogni anno (ad esempio “Sillage”, “De cape et de crocs”, “les Blagues de Toto”, i libri della serie “les Blagues” e diversi altri).
In breve seguo il percorso editoriale di questi albi dall’accettazione dei progetti fino alla loro esposizione sugli scaffali delle librerie, le mie mansioni comportano: la lettura delle sceneggiature, la supervisione degli storyboards e delle pagine inchiostrate, l’approvazione della colorazione così come della copertina o di qualunque altro elemento che andrà ad arricchire ogni titolo pubblicato, fino alla bozza di stampa. Sono in comunicazione permanente con gli altri comparti della casa editrice (marketing, stampa, direzione artistica, compatibilità) in modo che i nostri autori e i nostri volumi siano accompagnati nel miglior modo possibile dalla creazione del progetto fino alla vendita in libreria.

Jean: è una cosa piuttosto complessa, assieme all’editore stabilisco i programmi annuali di pubblicazione e contemporaneamente seleziono una certa parte dei progetti, seguo molti autori, sviluppo anche dei ‘concept ‘ insieme ad alcuni di loro.
Ovviamente c’è il catalogo delle pubblicazioni Soleil da seguire, che è molto vasto, ma anche i fumetti provenienti dall’America, i beaux livres e, da due anni, l’etichetta Fusion coi nostri amici della Panini. Non ci si annoia mai, insomma :-)

Patrick: sono editor per l’etichetta Drugstore (gruppo Glénat). Il mio lavoro consiste nel dare ad un progetto la possibilità di esistere. Per fare questo bisogna seguire gli autori nel loro lavoro, nelle scelte, ascoltarli o consigliarli, prendere decisioni riguardo il formato o la carta con cui verrà stampato il volume, indirizzando il nostro prodotto al tipo di pubblico a cui abbiamo deciso di rivolgerci.
Bisognerà inoltre che queste opere passino per la sezione commerciale, il marketing e la stampa, questi ultimi faranno il possibile affinché il pubblico possa conoscere le nostre pubblicazioni e sia invogliato ad acquistarle.
Si tratta dunque di un mestiere di pazienza, ascolto, ricerca perpetua e, soprattutto, passione.

Gregoire: il mio lavoro consiste nel ricercare nuovi progetti e seguire la loro successiva realizzazione, questo per una sessantina di progetti. Partecipo alle riunioni durante le quali viene elaborata la nostra strategia editoriale, ho la possibilità di proporre una gran quantità di generi.
Non starò a precisare nel dettaglio tutte le mie attività quotidiane ma posso dire che passo molto tempo comunicando con gli autori o con i collaboratori di altri comparti all’interno delle edizioni Delcourt. Anche la lettura, rilettura e correzione delle pagine o delle sceneggiatura occupa molto del mio tempo. Bisogna dire che ho al responsabilità su tutto ciò che concerne gli albi che ho in carico, dalla firma del contratto fino alla pubblicazione. Devo approvare l’insieme degli elementi necessari alla produzione e alla commercializzazione dei miei titoli.



- Più o meno quanti progetti ricevete ogni anno?

Thierry: la media dovrebbe aggirarsi tra i 20 e i 40 progetti alla settimana. La maggior parte di questi si rivela a colpo d’occhio di scarsa qualità.

Jean: due o tre al giorno.

Patrick: il numero varia da un’etichetta all’altra. Per il gruppo Glénat (Glénat BD, Vents d’Ouest e Drugstore) dovrebbe avvicinarsi ad un minimo di 1000 progetti. Alcuni sono di qualità molto bassa, altri vengono pubblicati tali e quali a come sono stati proposti, molti necessitano aggiustamenti di varia natura.

Gregoire: è impossibile da quantificare. Un numero veramente grande a giudicare dalla quantità di dossier, decisamente pochi se invece contiamo solo i progetti pubblicabili.
Direi che accettiamo tra i trenta e i quaranta nuovi progetti ogni anno, senza contare gli albi derivanti dall’acquisto di diritto dall’estero.

- Quanto potere decisionale hai nella scelta dei progetti che saranno pubblicati nelle vostre collane?

Thierry: ho molto potere decisionale, poiché se non desidero pubblicare un lavoro, perché non lo ritengo in linea col nostro catalogo e/o alle nostre esigenze editoriali, questo non avrà probabilmente alcuna possibilità di essere pubblicato. E se tengo particolarmente ad un progetto è raro che Guy Delcourt me lo rifiuti.
Ma non è sempre così semplice, in Delcourt la scelta dei progetti avviene in concerto coi miei due principali redattori e collaboratori (Elisabeth Haroche e Grégoire Seguin) che consulto regolarmente per avere la loro opinione. È necessario quel minimo di distacco indispensabile alla migliore valutazione possibile di un lavoro.
Mi è già capitato di lasciarmi convincere da loro o da Guy Delcourt di editare dei progetti ai quali non tenevo particolarmente. È il modo migliore per restare vigili e mantenere obiettività nel giudizio. Credo che una persona non possa decidere sempre nel migliore dei modi se non è attorniata da validi collaboratori.

Jean: in effetti ho molto potere decisionale, ma Mourad ed io siamo spesso sulla stessa lunghezza d’onda, questo semplifica le cose!
È per questo che abbiamo la reputazione di andare molto speditamente quando ci innamoriamo di un progetto.

Patrick: siamo tre redattori a lavorare per l’etichetta Drugstore, un progetto deve piacere a tutti e tre e da tutti essere accettato, o che almeno uno dei tre non si opponga.
Bisogna in seguito presentare il progetto al comitato di redazione davanti al nostro direttore generale e a Jacques Glénat stesso. È lui che ha l’ultima parola, anche se nel 99% dei casi segue i nostri consigli.

Gregoire: il mio ruolo è soprattutto propositivo, è Guy Delcourt che decide se dobbiamo pubblicare un albo o meno. Per quanto riguarda i miei poteri specifici, ciò dipende dal mio grado di convinzione per un nuovo progetto, se non ne sono veramente convinto, Guy se ne accorge subito…
Esistono due tipi di proposte che possono generare un forte interesse:
a) Progetti commerciali
b) Progetti d’autore
Entrambi sono molto importanti per una casa editrice come la nostra.

- Con quanto anticipo decidete la composizione del vostro catalogo?

Thierry: è un dato estremamente variabile, possiamo decidere di accettare un progetto all’ultimo momento e pubblicarlo piuttosto rapidamente, così come possiamo tenere ferme certe storie per alcuni mesi per poi pubblicarle al momento che ci pare più adatto.

Jean: servono circa 15 mesi per portare a termine un progetto, dalla sua accettazione alla sua pubblicazione.

Patrick: tutto dipende dal genere di titolo in esame: può trattarsi di un volume umoristico che sfrutta un tema strettamente legato all’attualità e, in questo caso, si cerca di far uscire l’albo in tempi molto brevi.
Ma può essere anche prevista una consegna con due anni di anticipo, di modo che il primo e il secondo albo di un progetto escano in date ravvicinate, dando così più visibilità e possibilità di successo a questa nuova serie.

Gregoire: con un lasso di tempo che va da uno a due anni. I tempi di realizzazione… al di fuori dei nuovi volumi delle serie già in pubblicazione non saprei dirvi ciò che andremo a pubblicare oltre i prossimi due anni.
Tutto dipende da ciò che ci verrà proposto e da quello che vedremo nel frattempo.

( Ringraziamo Nicholas Natali Morosow per l'aiuto nella traduzione )

- A presto con la seconda parte -

6 commenti:

  1. Lodevole iniziativa. :-) La lancerò su afNews al più presto. Ciao! :-)

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  2. Come detto altrove... molto interessante. onore al merito!

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  3. interessante pezzo. grazie. aspetto il resto e quello che verrà... :)

    smok!

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  4. Interessantissimo post, non vedo l'ora di leggere i prossimi! :D

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  5. Complimenti davvero, vi seguirò certamente.

    Bravi!

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